Nome: Antares
Modello: Comet 910 Plus
Tipologia: crociera/regata
Anno di progettazione: 1980
Periodo di produzione: dal 1980 al 1991
Anno costruzione: 1982
Unità costruite: circa 600 (compreso i 910)
Cantiere: Comar Città: Forlì
Nazione: Italia
Fondatore del cantiere: Renzo Zavatta ed Eolo Mambelli
Anno di fondazione: 1958
Progettista: Jean Marie Finot
Armo: sloop intero
Materiale scafo: vetroresina
Tipo di chiglia: fissa a lama con skeg
Cabine: 1
Posti letto: 6
Bagni: 1
Motorizzazione:
Riserva acqua: 180 l
Riserva gasolio: 35 l
Lunghezza fuori tutto: 9,16 m
Lunghezza al galleggiamento: 7,10 m
Baglio max: 3,05 m
Pescaggio: 1,85 m
Dislocamento: 3.700 Kg
Zavorra: 1,200 Kg
Superficie velica base: 46,50 mq
Randa: 15,00 mq
Fiocco: 23,50 mq
Genoa: 36,00 mq
Spinnaker: 85,00 mq
Degna erede con "Plus" spazio sottocoperta...
Il Comet 910 plus deriva dalla prima versione del “910”, una delle barche più note della Comar, così rivoluzionaria che può forse essere definitala la progenitrice di tutte le barche moderne. Nel 1980 Finot rimise le mani sul progetto che aveva nove anni prima condiviso con l'olandese Van de Stadt, per disegnare un restyling il cui scopo era quello di trovare soluzioni alternative di abitabilità, lasciando inalterate le indovinate linee di carena del progetto iniziale.
Nella versione “plus”, infatti, furono introdotte diverse modifiche che non avevano mero significato estetico, ma che prevedevano una diversa utilizzazione dei volumi interni e che influenzarono anche il disegno esterno. Su tutte, spiccano una tuga adesso più lunga e un pozzetto più corto per lasciare maggiori spazi sotto coperta. Questo nuovo look nacque in pratica dall'esperienza fatta sul Comet 850, progetto dello stesso Finot del 1977, e che, nel caso del 910 Plus, si articola su volumi più ampi.
Il risultato finale portò ad una impostazione classica ormai all'epoca universalmente adottata: tavolo centrale ad ante abbattibili, cucina ad "L", tavolo da carteggio fisso. Vennero abbandonate, così, quelle soluzioni avveniristiche ed ingegnose che avevano contraddistinto negli anni '70 il 910 a favore di una maggiore ottimizzazione degli spazi interni ottenuti grazie all'evoluzione del disegno.
Sul 910 Plus, per trasformare la dinette e passare dalla posizione giorno a quella notte, è sufficiente ripiegare le ante del tavolo ed estrarre eventualmente il piano che trasforma il divano di sinistra in cuccetta matrimoniale; l'accesso alla cuccetta di guardia è stato reso indipendente e dà la possibilità di carteggiare stando seduti al tavolo che in questo caso separa le due cuccette di dritta. La disposizione verso prua è rimasta inalterata: vi è quindi la classica cabina a V, ora più alta grazie all'allungamento della tuga a cui si accede attraverso il locale servizi.
La dinette ha un aspetto gradevole ed accogliente grazie all'abbondante uso di legno di palissandro e, come già detto, per l'ampio spazio su cui si articola e di cui buona parte è sfruttato a favore della cucina, ricca di piani di lavoro e di stipi, attrezzati per raccogliere gli accessori e la cambusa.
La coperta si caratterizza, come detto, per il nuovo stile delle barche Comar: la tuga allungata, presente come motivo dominante in tutta la gamma Comet. Il gavone di poppa è stato trasformato in alloggiamento per la zattera autogonfiabile, non ci sono più i due gavoncini laterali ma un unico grande gavone sulla sinistra che può contenere, oltre alla dotazione di vele, anche parabordi, cime d'ormeggio ed altro materiale normalmente sempre presente a bordo. L'attrezzatura di coperta è rimasta invariata, se si eccettua il trasto della randa che è stato spostato dalla tuga al pozzetto in posizione più agevole da manovrare e più efficace, poiché il paranco di scotta lavora all'estremità del boma.
...ma in acqua è sempre 910
Il "Plus" fa subito riconoscere il proprio DNA e la stretta parentela col predecessore: grinta sportiva da cavallo di razza coniugata al comfort di navigazione e feeling immediato nelle manovre, in tutte le andature. E' sempre di bolina che però si raggiunge l'eccellenza, per la potenza e la morbidezza con cui supera l'onda corta. Anche le andature sotto spinnaker si fanno apprezzare comunque per l'equilibrio e la velocità dello scafo. Come sempre, le attitudini veliche del 910 Plus sono evidenti anche con pochi nodi di vento, consentendo la navigazione a velocità tali da dover ricorrere raramente al motore, utilizzato quasi esclusivamente per le manovre in porto e per ricaricare la batterie. Le manovre impegnano minimamente l'equipaggio ed anche persone poco esperte possono aiutare senza muoversi dal pozzetto, il che consente di operare in massima sicurezza, fattore importante quando l'equipaggio è costituito da una famiglia o, più in generale, da gente poco esperta.
Anche il 910 Plus è progettato per ospitare un equipaggio di sei persone che disporranno di spazi sapientemente ottimizzati per la vita di bordo e che potranno godere dell'impeccabile cura dei particolari strutturali e della realizzazione degli arredi.
Bernard Moitessier
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